Schermature solari: soluzioni per ombreggiare gli edifici

2023-03-08 14:18:08 By : Ms. Serena zhu

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Le schermature solari proteggono l’edificio dalla radiazione solare, una fonte di luce e calore naturale che però in estate può provocare surriscaldamento. Scegliendo la tipologia di schermatura giusta, si favorisce il risparmio energetico e si può accedere anche alle detrazioni fiscali. Le soluzioni sono più di una.

A cura di: Arch. Gaia Mussi

Il sole è una fonte di energia e luce davvero preziosa ed è per questo che fin dall’antichità l’uomo cerca di sfruttarlo come risorsa per riscaldamento e l’illuminazione. In un edificio, gestire in modo adeguato gli apporti solari è cruciale per il comfort termico e visivo delle persone.

Il risultato a cui si deve aspirare è un equilibrio tra lo sfruttamento invernale degli apporti solari gratuiti e la necessità di intercettare la luce naturale per illuminare gli ambienti, con l’esigenza estiva di evitare il surriscaldamento dell’edificio.

L’irraggiamento solare colpisce la struttura, in questo modo, la riscalda. Inoltre, per favorire la “catturata” dell’energia del sole, si possono sfruttare le superfici vetrate trasparenti, come ad esempio avviene nelle serre o nei giardini d’inverno. Il calore trattenuto a causa dell’effetto serra, quindi, sarà positivo per il bilancio energetico invernale dell’edificio, ma sarà un problema per l’estate.

Proprio per questo è fondamentale ricorrere ad opportune soluzioni che permettano di regolare l’afflusso dell’energia solare, così da beneficiarne all’occorrenza, ma non avere problemi in altre circostanze. In ogni caso, alla base di tutto dovrebbero esserci adeguate considerazioni progettuali, che includono una corretta progettazione delle strutture opache e – soprattutto – di quelle trasparenti vetrate.

Le schermature solari esterne ed interne hanno proprio lo scopo di proteggere l’edificio dal sole durante i mesi caldi estivi, quando c’è il rischio di surriscaldamento, regolando l’apporto dell’irraggiamento e favorendo l’efficienza energetica.

I requisiti prestazionali delle chiusure oscuranti sono definiti dalla norma UNI EN 13659, che tratta aspetti relativi anche alla costruzione, al trasporto, all’installazione, al funzionamento e alla manutenzione degli oscuranti, con attenzione anche al tema della sicurezza. Nel 2015, poi, sono stati integrati anche i valori di resistenza termica aggiuntiva e il fattore solare gtot.

I sistemi di ombreggiatura e di oscuramento si combinano ai serramenti e in base alla loro tipologia di movimento, posizione e forma si assumono il compito di regolare la luminosità e il calore entranti in un ambiente. Si tratta, in sostanza, di scegliere il sistema di ombreggiamento più idoneo al contesto, alle condizioni climatiche locali e agli obiettivi si vogliono raggiungere. A seconda della tipologia, si potranno distinguere i sistemi schermanti, da quelli oscuranti o filtranti, per i quali cambia la quantità di luce/calore in grado di passare.

Tra quelli indicati, uno degli elementi più importanti è sicuramente l’equilibrio tra ombreggiamento e corretto apporto luminoso. Infatti, il sole non è solo una fonte di calore, ma anche di luce. Considerare il contesto, invece, significa studiare il sito, il percorso del sole, i venti prevalenti, l’orientamento dell’edificio, ma anche scegliere il tipo di vetro migliore e considerare l’attività che si svolgerà all’interno.

È importante che questi elementi garantiscano in estate l’abbattimento di apporti energetici indesiderati, così come d’inverno aumentino la resistenza termica dell’infisso, riducendo le dispersioni di calore verso l’esterno. Al di là della tipologia scelta, i sistemi di ombreggiamento devono comunque garantire una serie di caratteristiche tra cui la semplice manutenibilità, l’efficacia della propria azione schermante, resistenza meccanica e all’effrazione.

Molto spesso la soluzione potrà prevedere la combinazione di un elemento oscurante esterno ed uno interno. La sola schermatura interna, nella maggior parte dei casi, non è sufficiente ad una corretta regolazione del flusso di calore entrante, in quanto la sua funzione schermante si attiva quando la radiazione solare ha già oltrepassato la superficie vetrata ed è entrata nell’ambiente interno.

Le schermature solari favoriscono l’efficienza e il risparmio energetico e possono accedere all’Ecobonus 50% e al Superbonus 110%, ma solo se coerenti con quanto contenuto nell’Allegato M al DL 311/2006, in cui sono definite come sistemi che, applicati all’esterno di una superficie vetrata trasparente, permettono una modulazione variabile e controllata dei parametri energetici e ottico luminosi in risposta alle sollecitazioni solari.

Oltre ad essere un sistema di schermatura solare di cui all’Allegato M sopra citato, per accedere alle detrazioni per schermature solari, è necessario:

Nel caso in cui si voglia detrarre la sostituzione di schermature solari esistenti, invece, è necessario che le nuove abbiano un valore di resistenza termica superiore rispetto alle precedenti.

Infine, per accedere al Superbonus 110% è necessario che siano rispettati tutti i requisiti da esso previsti, tra cui l’esecuzione di uno degli interventi trainanti e il salto di due classi energetiche da ottenere mediante l’insieme delle opere realizzate.

I frangisole, detti anche brise soleil, sono dei sistemi di ombreggiamento che si contraddistinguono per la loro composizione in lamelle. Sono stati introdotti con l’architettura moderna e già dal secolo scorso sono spesso usati per riparare l’edificio dalla radiazione solare, senza compromettere eccessivamente il passaggio di luce. I frangisole possono essere realizzati in vari materiali, come il legno, il metallo, il PVC o anche il cemento e le lamelle sono fisse o mobili.

I frangisole prevedono due diverse soluzioni di installazione: una verticale, quindi con i brise soleil paralleli alla parete, ed una orizzontale, con la struttura ombreggiante perpendicolare alla superficie da proteggere. La loro posizione, forma, dimensione e tipologia di lamelle, dovranno essere decisi in base alle esigenze specifiche, con uno studio accurato del percorso solare e delle condizioni microclimatiche locali.

Le schermature solari fisse sono meno efficienti rispetto a quelle mobili, in quanto non possono essere regolate completamente dall’utente in base alle proprie necessità. Sono spesso caratterizzate da lamelle orientabili, che incidono sulla luminosità dell’ambiente. Devono essere accuratamente studiate in base all’orientamento del sole e contribuiscono ad una precisa connotazione della facciata dell’edificio. È bene ricordare che le schermature fisse non sono ammesse ai bonus, anche se un punto a favore rispetto alle schermature mobili, è la bassa necessità di manutenzione e l’elevata robustezza.

Le schermature mobili sono apribili e il loro movimento si combina con quello degli infissi. Permettono il massimo della flessibilità e in base al movimento necessario alla loro apertura possono essere distinte in diverse tipologie: a battente, pieghevoli, scorrevoli e avvolgibili.

Che si scelgano soluzioni mobili o fisse, quando le lamelle sono orientabili, l’efficienza è massima e la risposta al cambiamento dell’incidenza dei raggi solari nell’arco della giornata e delle stagioni è immediata. Le lamelle orientabili permettono di bloccare la radiazione diretta, ma lasciano passare quella indiretta.

La soluzione più tradizionale per l’ombreggiamento è quella che prevede l’uso di scuri in legno, ovvero delle ante totalmente coprenti posizionate in corrispondenza del serramento, da coprire interamente. Una volta chiusi, impediscono totalmente alla luce di entrare. Si distinguono dalle persiane che, invece, sono costituite da ante che includono delle lamelle inclinate, così da non fermare completamente il passaggio di aria e luce. Sia gli scuri che le persiane, poi, possono essere realizzati in materiali differenti rispetto al legno, come l’alluminio il PVC.

Il discorso è simile per le tapparelle, anch’esse realizzabili in diversi materiali e in grado di oscurare completamente una finestra. Oggi rappresentano una soluzione interessante soprattutto quando vengono elettrificate e, ancora meglio, collegate al Wifi, rendendo più smart la casa.

Controllare da remoto gli oscuranti è molto comodo e rappresenta una delle tipiche funzionalità di una Smart Home.

I tessuti sono materiali molto usati nel mondo casa e anche per fare ombra sono un’ottima soluzione. Rispetto alle prime ipotesi viste, i tessuti hanno un potere schermate generalmente inferiore e sono tipicamente inserite tra i sistemi filtranti. Il classico esempio è rappresentato dalle tende da sole avvolgibili spesso posizionate al di sopra di balconi e terrazze.

Lo scopo principale di questi sistemi è, nella maggior parte dei casi, rendere più sfruttabili e godibili gli spazi all’aperto. Con lo stesso scopo si realizzano anche i pergolati, che possono appunto essere coperti con tende fisse o mobili. In ogni caso, quando si sceglie una tenda da sole è fondamentale assicurarsi che sia rispettata a pieno la UNI EN 13561, che regolamenta la marcatura CE delle tende esterne. Proprio con questa norma, infatti, si è introdotto il fattore solare totale gtot, anche per le tende da sole, aggiungendosi alla resistenza al carico del vento.

Un altro importante alleato per ombreggiare casa è il verde, la vegetazione, infatti, ha la capacità di migliorare la qualità dell’aria, ma anche di regolare l’umidità. Ombreggiare con le piante non significa necessariamente avere un ampio giardino con alberi ad alto fusto, ma anche valutare soluzioni quali griglie verdi e sistemi rampicanti.

Perché sia efficace, è necessario predisporre un attento progetto della vegetazione circostante la casa, in modo da poter sfruttare, oltre all’ombra, anche dei benefici che le piante garantiscono sul microclima, migliorando la qualità dell’aria e regolando l’umidità. Per ombreggiare si possono usare griglie o sostegni per i rampicanti, ma anche piantumare alberi o effettuare uno studio di schermi verdi in facciata.

Qualsiasi sistema si decida di realizzare, è fondamentale la scelta dell’essenza da piantare, valutando caducità, manutenzione e portamento, ed è bene rivolgersi a un esperto per evitare errori. Anche in questo caso, l’ideale sarebbe avere ombra in estate e luce in inverno, ad esempio ricorrendo a solo specie caducifoglie, in modo da favorire il raffrescamento estivo ma non interferire con gli apporti solari invernali.

Un ultimo sistema utile a regolare gli apporti solari è rappresentato dalle soluzioni poste all’interno del serramento, anziché all’esterno. Anche in questo caso esistono diverse opzioni, principalmente tendaggi di varia tipologia o persiane interne. Questa scelta può risultare meno efficace in quanto il calore viene “intercettato” dopo l’ingresso attraverso il vetro, senza impedire in questo modo l’effetto serra. Questi sistemi, quindi, andrebbero sempre combinati ad un sistema per l’ombreggiamento esterno.

Un po’ diverso, invece, il discorso per gli oscuranti inseriti all’interno dei vetrocamera, che bloccano l’ingresso della radiazione solare, ma che hanno un costo elevato rispetto ad altre alternative.

Data pubblicazione articolo 27 Apr 2018 – Articolo aggiornato

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