Come proteggere l'auto dal sole estivo - Mondo Auto - AutoMoto

2023-03-08 14:18:06 By : Ms. Lisa Zhang

Come proteggere il parabrezza, le superfici vetrate e la carrozzeria dell’automobile durante le vacanze estive, quando l’esposizione diretta al sole per lunghe ore abbinata alle alte temperature possono diventare motivo di stress? Ecco alcuni consigli per evitare spiacevoli sorprese.

Cristalli. Non essendoci spesso la possibilità di parcheggiare la vettura in luoghi ombreggiati o coperti, si può arrivare a filtrare fino al 99% dei raggi ultravioletti (oltre a mantenere la temperatura dell’abitacolo più bassa), applicando pellicole oscuranti ai finestrini laterali posteriori e al lunotto. Per il parabrezza, non potendosi applicare le pellicole oscuranti, è necessario munirsi di un telo parasole riflettente, che scherma i raggi solari. Evita che componenti in pelle o plastica si secchino, screpolino o scoloriscano, e contribuiscono a mantenere la temperatura interna un po’ più bassa.

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Crepe. In caso di piccole scheggiature non ancora riparate sul cristallo, è fondamentale, dopo una lunga esposizione al sole, non direzionare subito il flusso d’aria condizionata sul vetro. Lo shock termico potrebbe far allargare le crepe stesse, rendendo quindi necessaria la sostituzione del cristallo, in luogo di una semplice e più economica riparazione.

Resina. Potendo scegliere tra vari tipi di ombra, meglio quella dei parcheggi sotto tettoie e in spazi seminterrati. Sotto gli alberi è possibile trovare l’auto ricoperta di resine ed escrementi vari. Tra l’altro le zone d’ombra, in particolare presso viali alberati o parcheggi all’aperto con aiuole, cambiano durante il corso della giornata.

Abbronzatura. Quando possibile, soprattutto con parcheggio all’aperto, è meglio offrire al sole la posteriore dell’auto, invece di quella anteriore. In questo modo si proteggerà dall’esposizione diretta ai raggi solari buona parte dell’abitacolo. Così facendo si limiterà, vista la ridotta superficie vetrata del lunotto, l’innalzamento della temperatura interna. Insomma, meglio concentrarsi, per così dire, sul lato B.

Telo. Non lo fa quasi nessuno, ma in casi estremi si può optare per un telo coprente integrale, da piazzare dopo la sosta. Serve però tempo per il fissaggio, e anche la giusta attenzione: meglio evitare i micro-graffi creati dallo sfregamento tra telo e verniciatura.

Lavaggio. Sempre stando attenti a non sprecare acqua, con i dovuti accorgimenti e prodotti è bene ripulire l’auto dagli inconvenienti estivi (insetti spiaccicati, resine, salsedine) in modo frequente. Ma soprattutto meglio non lavare l’auto dopo una lunga esposizione al sole. Andrebbe pulita, se possibile, all’ombra: in questo modo si evitano aloni e macchie.

Detailing. Mantenere elevato il valore della propria auto è importante, e talvolta spendere un po’ di più aiuta a proteggerla dagli agenti atmosferici. Si può infatti sottoporre l’auto a un trattamento protettivo, grazie a una schermatura resistente. Nel mondo del car detailingsi trovano sistemi di protezione, cere e film antisporco.

Effetto forno. Dopo tante ore al sole, entrare in auto è un’esperienza estrema. Meglio però non accendere immediatamente il clima. La mossa ideale è quella di spostare l’auto all’ombra, abbassare i finestrini o aprire le portiere, lasciando defluire l’aria calda in cambio della cosiddetta temperatura ambiente. Solo a quel punto, e gradualmente, si tocca la manopola del clima. Questo vale per le auto di una certa età, che in Italia continuano a circolare; nelle vetture più moderne la possibilità di programmare l’avvio del clima prima di arrivare in auto è un grande vantaggio. La regola però resta la stessa: passare da 38 a 18 gradi nell’atto di aprire la portiera non è esattamente un toccasana per il fisico.

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